Calabria, oltre cento Comuni espongono la bandiera della Palestina. “Fermiamo il massacro”

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Calabria, oltre cento Comuni espongono la bandiera della Palestina. “Fermiamo il massacro”

Calabria, oltre cento Comuni espongono la bandiera della Palestina. “Fermiamo il massacro”

Dalla Sila al mare, dalla jonica alla tirrenica. Oltre cento Comuni calabresi hanno deciso di esporre la bandiera palestinese dai balconi del municipio per protestare contro il massacro in corso a Gaza. All’iniziativa, partita da un appello sui social, hanno aderito non solo paesi piccoli e medi, ma anche le città capoluogo.

La bandiera palestinese esposta a Riace
La bandiera palestinese esposta a Riace

"Questa iniziativa collettiva è un grido di dolore e un richiamo forte alla comunità internazionale, all'Europa e ai singoli governi. E’ un simbolo di solidarietà e un monito all'azione urgente”, spiega Pina Condò, esperta di comunicazione istituzionale che ha lanciato l’iniziativa. Che ha convinto in maniera trasversale.

Il Comune di Villa San Giovanni
Il Comune di Villa San Giovanni

La bandiera palestinese sventola non solo da Reggio Calabria, Catanzaro, Vibo Valentia e Cosenza, amministrate dal centrosinistra, ma anche Lamezia Terme, dove le recenti elezioni hanno confermato la maggioranza di centrodestra, pur affidando la scelta del sindaco a un futuro ballottaggio, e Crotone, dove il sindaco Antonio Voce ha di recente aderito a Forza Italia.

Il Comune di Vibo Valentia
Il Comune di Vibo Valentia

“Bisogna fermare il genocidio, fermare la strage dei bambini a Gaza. Da Reggio Calabria lo gridiamo forte, esponendo con orgoglio la bandiera della Palestina sulla facciata di Palazzo Alvaro, unendoci al coro di tante altre città italiane, europee e del mondo che chiedono di fermare il massacro. La violenza va fermata, subito”, scrive sui social il sindaco della città calabrese dello Stretto, Giuseppe Falcomatà, mentre a Cosenza il consiglio comunale ha approvato una mozione che invita il governo italiano e l’Ue a "riconoscere ufficialmente lo Stato di Palestina, nei confini anteriori al 1967 e con Gerusalemme capitale condivisa”.

Il palazzo del Comune a Cinquefrondi
Il palazzo del Comune a Cinquefrondi

All’iniziativa hanno aderito non solo comuni come Riace, il paese dell’accoglienza di Mimmo Lucano, o Cinquefrondi e Polistena, che da tempo con mozioni e ordini del giorno si sono schierate al fianco dei palestinesi di Gaza e Cisgiordania, ma anche piccolissime realtà che dalla Striscia sono lontane. E dove mancavano le bandiere, i sindaci hanno chiesto aiuto ai sarti o usato la fantasia.

Il Consiglio comunale a Polistena
Il Consiglio comunale a Polistena

A Spezzano della Sila, centro del cosentino con meno di cinquemila abitanti, pur di esporre la bandiera ci si è messi a disegnarla e colorarla.

Il Comune di Spezzano della Sila. In mancanza di bandiere, è stata disegnata e colorata
Il Comune di Spezzano della Sila. In mancanza di bandiere, è stata disegnata e colorata

Anche in Consiglio regionale qualcosa si muove. Pd e 5s hanno presentato una mozione congiunta per chiedere alla regione di riconoscere lo Stato di Palestina, mentre dal gruppo misto è arrivata la sollecitazione a interrompere qualsiasi rapporto economico e istituzionale.

Bandiere e striscioni sulla facciata del Comune di Castrovillari
Bandiere e striscioni sulla facciata del Comune di Castrovillari
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